Dal 30 novembre al 23 febbraio 2020
Oltre quattrocento opere e 50 artisti per raccontare la grande arte del Rinascimento tedesco nella più completa mostra sull’argomento mai presentata in Italia
Oltre quattrocento opere e 50 artisti per raccontare la grande arte del Rinascimento tedesco nella più completa mostra sull’argomento mai presentata in Italia
Location:
Gradara (PU) Palazzo Rubini Vesin – via Umberto I n°9
Orario di apertura:
sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00
Aperture su prenotazione per gruppi e scuole
Biglietti:
ingresso mostra visitatori singoli: € 4.00
per gruppi minimo 15 persone
ingresso mostra + visite guidate: € 3.00
ingresso mostra + visite guida interattiva + laboratorio manipolativo: € 6.00
ingresso mostra + visita teatrale: € 6.00
Massimo esponente dell’arte tedesca del Rinascimento, Albrecht Dürer (1471-1528) è stato uno dei più geniali e innovativi incisori europei.
Le sue xilografie, bulini e acqueforti hanno segnato un punto di svolta nella storia delle arti grafiche, ispirando generazioni di allievi, emuli, collaboratori, amici e rivali.
Nella rinnovata cornice del settecentesco Palazzo Rubini Vesin, al centro del borgo medioevale di Gradara, i Comuni di Gradara e Pesaro, Gradara Innova s.r.l. e l’Ente Oliveriano di Pesaro promuovono l’esposizione internazionale Dürer e gli incisori tedeschi del ‘500: oltre quattrocento opere e 40 artisti per raccontare la grande arte del Rinascimento tedesco nella più grande mostra sull’argomento mai presentata in Italia.
L’evento si accompagna alla presentazione del volume Incisori tedeschi del Cinquecento – prima trattazione sistematica in lingua italiana dell’argomento. Scopri le attività didattiche in mostra per scuole di ogni ordine e grado (clicca qui)
Gradara Innova
0541 964673
331 1520659
palazzorubinivesin
@gmail.com
La mostra Dürer e gli incisori tedeschi del ‘500 è realizzata con il patrocinio di:
In concomitanza con la mostra gradarese, la Biblioteca Oliveriana di Pesaro ospiterà l’esposizione Guardando Dürer: i libri, i collages e Luca di Leida (2 dicembre 2019 – 16 febbraio 2020) che racconta, attraverso una selezione di opere del grande amico e rivale del maestro di Norimberga, l’impatto avuto dal lavoro quest’ultimo nel contesto europeo tra Cinque e Settecento.
Con il contributo di: